Come realizzare un’insegna di successo

Ogni volta che mi trovo a discutere, soprattutto con i neofiti, di insegne fatte in polistirolo, nasce il dilemma di come vadano rifinite. E qui si apre un mondo: resine, vernici speciali per esterni, vernici murarie, prodotti per rifinire e proteggere…insomma, chi più ne ha più ne metta.

L’anno scorso, quando abbiamo acquistato la nuova sede, dove tutt’ora ci troviamo, decisi di fare la nostra insegna e decisi di fare una prova sperimentale per verificare quella che era una mia ipotesi, credo vincente. Quando lavoro cerco di puntare sempre sulla semplicità e questa che vi propongo, e che ho testato su campo, è decisamente semplice.

Nella foto di copertina potete vedere due foto affiancate ad un anno di distanza, l’una dall’altra, della nostra insegna. A parte il bilanciamento di colori che mi è venuto pessimo a causa del cambiamento dell’esposizione solare, potete notare che l’insegna è completamente esposta alla intemperie, senza coperture. Cosa ho utilizzato? Un pannello di polistirolo da 4 cm di spessore per il logo ed un pannello di polistirene estruso da 1 cm di spessore per la scritta. Una bomboletta della Montana Carbon Black per lo sfondo verniciato su alluminio diretto ed una bomboletta, sempre Montana, arancione per logo e scritta. Basta! Un’insegna che in termini economici mi è pesata per meno di 20 euro.

Cosa è successo un anno dopo? Il colore si è leggermente sbiadito, specialmente sul polistirolo che, rispetto al polistirene estruso, assorbe meno colore. Ma comunque, ad un anno di distanza, rimane una bella insegna che non presenta segni di usura notabili se non da un pignolo che ci si avvicina a 20 cm di distanza.

Il risultato di questo esperimento è che fare un’insegna in questo modo mi ha dato un risultato molto bello, duraturo nel tempo ma soprattutto economico. Questo significa che mi posso permettere di far pagare un’insegna così fatta molto poco, posso essere molto competitivo e magari avvisare il cliente che potrò rifargliela qualche anno dopo.

La domanda allora sorge spontanea: quando devo utilizzare le resine (come il Duraloid Coatplast che rivendiamo) per indurire il polistirolo? Semplice: quando devo realizzare prodotti che devono durare tanto e che sono “alla portata di piede e di mano”. Tanti anni fa mi capitò di realizzare una decorazione per un bancone di un bar. La cliente volle risparmiare evitando la resinatura e la decorazione a portata di piede di cliente e a portata di mano di figlio di cliente, nel giro di una settimana si distrusse letteralmente.

Tiriamo le somme del mio esperimento. Puntare sulla semplicità, velocità e facilità di realizzazione. Usare polistirene estruso che assorbe e trattiene meglio il colore (mi riferisco ovviamente a quello che rivendiamo noi senza pelle di estrusione). Usare le bombolette della Montana che hanno un’ottima resa e che, nascendo per il mondo dei graffiti, comunque sono pensate per esterni.

Non mi rimane che augurarvi: BUONE INSEGNE A TUTTI!