Piatto rotante e resina per indurire il polistirolo: questi sconosciuti

Oggi parliamo di due argomenti particolarmente spinosi: il piatto rotante per l’Azul e la resina bi-componente Duraloid Coatplast della Prochima. Iniziamo con l’argomento più delicato per poi alleggerire la discussione.

Il piatto rotante è un’estensione per la PolyShaper Azul che consente di lavorare oggetti tridimensionali per il momento molto semplici. Le lavorazioni consentite sono come lo scacco che abbiamo realizzato, quindi oggetti di rivoluzione assial simmetrici. Per farvi un’idea di come funziona, vi rimando ad un video introduttivo sul piatto rotante (video). Stiamo svolgendo attività di ricerca e sviluppo per il piatto rotante mirata principalmente a realizzare un software che consenta di creare oggetti più complessi ma che mantenga, allo stesso tempo, un basso livello di difficoltà dal lato dell’utente.

Ma veniamo al secondo tema fondamentale dell’articolo: la resina bi-componente Duraloid Coatplast della Prochima. Lo ripeterò fino alla nausea, purtroppo il polistirolo si scioglie a contatto con un numero elevato di solventi e quindi bisogna sempre utilizzare prodotti specifici che non lo aggrediscano. Per questo progetto vi condividiamo il disegno vettoriale al seguente link ed inoltre abbiamo bisogno dei seguenti prodotti

Lavorare con le resine bi-componenti è sempre leggermente seccante. Bisogna mettere in conto che bisogna essere abbastanza veloci nel posarla perché altrimenti inizia ad indurirsi. Inoltre gli strumenti che si utilizzano, una volta indurita la resina, bisognerà buttarli perché saranno irrecuperabili. Il risultato finale però è eccezionale! La Duraloid Coatplast è auto livellante, quindi le passate di pennello non si notano minimamente. La sensazione al tatto è eccezionale, sembra di toccare un oggetto di plastica dura, insomma la spesa vale l’impresa!

Vi invito come al solito a vedere il video di seguito che è sicuramente più esaustivo delle parole spese.